GRRENBEARD: Lödarödböl
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09/04/2018Ritmo scandisce il vento che sferza nel deserto, sole che sorge e che traccia una via in cui corriamo, al rombo di un cuore palpitante. Così vi parliamo degli americani Greenbeard, progetto stoner dalle forti reminiscenze heavy, ideale punto di incontro tra Kyuss, Electric Wizard, Queens of the Stone Age, con alcuni riverberi dal passato dei Black Sabbath. Parliamo di riflessi, di lisergici momenti che vengono rinvigoriti da un’adrenalina tipicamente rock, la cui natura investe ogni brano. Full-length intenso, a livello interprativo e più strettamente di qualità dei suoni, che vi avvolge per tenebroso fascino. Facciamo parte idealmente di un rituale nel quale veniamo catapultati, voce così piena ed avvolgente di Chance Parker che ci ferma in una bolla temporale. Parole echeggiano tra concetti di doom e di heavypsych, un racconto che ci raccoglie e sparge in un universo di sfumature.
Siamo tutto questo, facciamo parte di qualcosa di così grande ed allo stesso tempo, semplicemente bello. 'Lodarodbol' scorre via piacevole, senza rivoluzionare la scena di appartenenza, ma attestandosi tra i lavori solidi e di sicuro impatto per gli amanti del genere. Melodie accattivanti, solidità delle ritmiche, ed ariose aperture di chitarra a disegnare un deserto dai bagliori accecanti. Contempliamo ogni granello di polvere, ogni miraggio che ognuno di noi può immaginare in questo contesto magico. Disco che è perfetta cornice per un immaginario sfolgorante, 'Lodarodbol' auspichiamo sia l’inizio di un lungo percorso discografico. I Greenbeard partono da una base solida, che è appunto il via da cui spiccare un volo più personale magari, seguendo vie solo in parte già percorse. Il tempo ci dirà se abbiamo scommesso bene. Per ora: complimenti ragazzi!
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