DOGPOUND: A NIGHT IN THE GUTTER
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11/11/2005Ecco una delle più inaspettate sorprese dell'anno in corso, un'uscita che, dopo ripetuti e sempre più coinvolgenti ascolti, ha finito per convicermi di essere di fronte ad un disco davvero inatteso, che riuscirà sicuramente a guadagnarsi una posizione di tutto rispetto nella mia personale top-chart del 2005. Introdotti all'audience musicale grazie ai diversi buoni spunti del proprio debut "The Hellbum", gli scandinavi Dogpound tornano alla carica grazie a "A Night In The Gutter", un cd che riprende esattamente lo stile sonoro ed attitudinale del suo predecessore, completando però il tutto grazie ad un songwriting indubbiamente più maturo e ad una ricerca strumentale ancora più profonda. Le undici nuove tracce ci mostrano quindi un gruppo affiatato e deciso nell'esporsi in maniera ancora più marcata rispetto al passato, cosa subito chiara grazie al leggero potenziamento delle distorsioni delle chitarre, il tutto a fronte della melodica ed appassionante voce del singer Henrik 'Hea' Andersson. Quello che ne è fuoriuscito è un interessante album di hard melodico sostenuto da un solido tessuto strumentale, reso leggermente moderno grazie ad una preparazione sonora sicuramente intelligente. I riferimenti più vicini possono essere effettuati con le proposte artistiche di acts quali Eclipse e Treat, il tutto però preso con le dovute differenze, in particolare per quanto riguarda la spiccata attitudine attuale del sound. La particolare vena stilistica messa in atto dalla band, unita ad una personalità difficilmente riscontrabile in molti altri colleghi sul mercato, fa di questo "A Night In The Gutter" un cd meritevole della dovuta attenzione di tutti i melodic rockers che si rispettino, i quali rischieranno seriamente di essere attratti come il sottoscritto dal notevole fascino in esso celato. Un altro brillante punto luce da aggiungere alla propria discografia, oltre che un'opera dal più che positivo feeling musicale.
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