DEACON STREET: II

Tommy Denander, ultimamente, sembra aver veramente assunto il dono dell'onnipresenza, e questo visto e tenuto conto della miriade di progetti e dischi di rock melodico che, negli ultimi tempi, lo hanno visto impegnato, sia da protagonista che in qualità di semplice comparsa. Ultimo di questa lunga schiera è il secondo cd in studio del marchio Deacon Street, monicker che originariamente ha visto al timone, oltre al già citato Denander, il partner Chris Demming (AOR, Spin Gallery), e che riprende il discorso (musicalmente parlando) proprio dal punto in cui era stato interrotto nel 2004. Stiamo parlando di un cd dalle pure e soffici sonorità AOR, le quali strizzano spesso e volentieri l'occhiolino a divagazioni di stampo pop e westcoast, il tutto in perfetta linea con quanto intravisto, ad esempio, anche all'interno della parentesi Radioactive. Il livello generale dell'album è sicuramente buono, e la invidiabile line-up dei nomi coinvolti (date uno sguardo, non servono presentazioni) dona inoltre quel marcato spessore artistico necessario a far brillare a dovere il cd in questione, contraddistinto da una serie di composizioni dai classici ma piacevoli spunti di songwriting, ben enfatizzati dalle esecuzioni pulite e di grande feeling dei rinomati musicisti coinvolti. Forse l'unico difetto di "II", oltre ad una strana interpretazione di Thomas Vikström nella cover "Action" (sì, quella già rivisitata dai Def Leppard in "Retroactive") è quella prevedibilità di fondo percepibile di fronte ad un'uscita con il marchio Denander, e questo probabilmente a causa delle numerose releases che lo hanno visto coinvolto negli ultimi tempi, le quali hanno finito per bruciare in poco tempo tutta la carne al fuoco nell'ispirazione di Tommy stesso. Questo non va comunque a togliere nulla ad un cd che merita l'attenzione di buona parte della schiera dei melodic rock lovers che si rispettino, in particolare per tutti i più acerrimi defenders del puro ed incontaminato AOR. Sarai anche un prezzemolino Tommy, ma la tua musica, in fondo, riesce sempre ad essere promossa.