DARK END: DAMNED WOMAN AND A CARCASS
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16/11/2007Album d'esordio per gli emiliani Dark End, fautori di un sound black melodico, con influenze gothic. Le tematiche dei testi sono fortemente ispirate alla poesia di Charles Baudelaire, l'immortale autore di capolavori come "Spleen" e "Le Fleur Du Mal". Musicalmente parlando, non ci si aspetti di trovare nulla di troppo distante da quello che i vari , Old's Man Child, Lord Vampyre, primi Dimmu Borgir e Limbonic Art sono stati capaci di dire finora. Di contro, possiamo però dire che questi ragazzi ce la mettono proprio tutta, e che nel complesso l'album è anche ben realizzato, con una registrazione molto pulita e accurata e un bell'artwork. Anche per quanto riguarda l'aspetto squisitamente esecutorio, i Dark End dimostrano di possedere buone qualità e capacità, con un gusto compositivo ora oscuro e introspettivo, ora maestoso, potente, barocco. Le tastiere creano le giuste atmosfere, per permettere a tutto il resto di inserirsi e costruire le cupe e decadenti melodie che vanno a costituire l'anima di una ritmica tiratissima e violenta. La musica dei Dark End ha la capacità di creare un'atmosfera gotica e inquietante, cosa non da poco, ma ci sono non pochi dubbi sul fatto che riesca ad impressionare un ascoltatore più attento e smaliziato. In ogni caso, 'Damned Woman And A Carcass' è un disco che si ascolta benissimo, che scorre molto bene, non si salta nessuna traccia, ma purtroppo lascia molto poco. E anche la ben suonata cover dei Joy Division, "Love Will Tears Us Apart", non aiuta più di tanto. In ogni caso, il tempo di migliorarsi e definire un proprio stile c'è.
_ PER I FANS DI Graveworm - Lord Vampyr - Limbonic Art
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