ISIULUSIONS: I - Follow The Flow
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10/11/2020Il debutto degli Isiulusions è stato davvero una sorpresa. Questa band austriaca, formata da membri di band del calibro di Hellsaw, Groteskh, Nocturne e Irdorath, ha cercato di sovrapporre e mescolare generi apparentemente distanti fra loro, il black metal, il dark/gothic e l’heavy metal classico, in un unico stemma che ha come titolo ‘I – Follow The Flow’. Il sound design appare molto studiato: un alone di black pervade tutto il lavoro con sprazzi di blast beat, riff dalle tipiche tinte del genere e scream furioso, ma la vera linfa che scorre nei solchi di questo disco è pregna di heavy classico e gothic/dark. Si potrebbe quasi dire che ci troviamo davanti ad un lavoro gothic sporcato da qualche pennellata black. Gli arpeggi romantici, i riff super melodici, cori oscuri e il cantato pulito, tendente ai toni più gravi, sono il vero punto di forza della band. I due brani d’apertura “Feeding On Grime” e “Seas Of Darkness” sono i rappresentanti più nitidi dell’idea musicale del gruppo. Con “Miss No One” si toccano sonorità ancora più hard rock, bisogna aspettare il quarto brano “The Hermit” per assaporare la vera vena black metal del disco. “Fire Is No Harm”, a mio avviso, mette in luce uno dei punti vacillanti del lavoro, il tentativo del cantato ad avvicinarsi ai toni gravi non sempre risulta adeguato e ben appoggiato, questo purtroppo rende la voce meno incisiva di quanto potrebbe essere, in tonalità più consone. La seconda metà dell’album è orientata verso sonorità più classiche “Boon Or Bane” e “Abuse” su tutte. Anche in questa parte, la voce, non mi ha entusiasmato molto, malgrado le belle melodie composte e lo sforzo, risulta sempre sgonfia, anche nelle parti dove il cantante si trova in tonalità più corrette. Il lavoro si conclude con una dolce ballata acustica, “Destiny”, che ben incornicia la conclusione del lavoro. Non posso dire nulla sulla parte strumentale che, per quanto classica, mi ha coinvolto piacevolmente, andando dallo spinto black al più leggero hard rock passando per il gothic, forse si poteva curare un po’ di più la parte del cantato (non dello scream che risulta ottimo), soprattutto vista l’importanza di questo elemento. In ogni caso un ottimo debutto che lascia spazio a nuove sonorità e nuove strade.
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