CALLENISH CIRCLE: [PITCH.BLACK.EFFECTS]
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28/11/2005Avuto per le mani il nuovo lavoro degli olandesi Callenish Circle, la mia reazione è stata semplicemente una scrollata di spalle. I precedenti album della band infatti, che erano riusciti nell’intento di far circolare un bel po’ il nome nell’ambiente, erano due platter di death scandinavo estremamente scolastico e banale, permeato in grossa parte dal fastidioso manierismo tanto presente nei generi più sfruttati e nei quali si raschia quotidianamente il fondo del barile. E’ bastato invece un solo ascolto di questo nuovo “[Pitch.Black.Effects]” per farmi cambiare idea, e di parecchio, sui Callenish Circle. I nostri hanno lasciato a casa i binocoli per copiare dai compagni di banco e si sono rimboccati le maniche per cercare una personalità propria; obiettivo riuscito in pieno. “[Pitch.Black.Effects]” è infatti ricco di influenze elettroniche (niente a che vedere con ultimi Soilwork o Mnemic, non preoccupatevi) che si mischiano alla perfezione con l’aggressione ferale della band; i Callenish Circle sul versante più metallico continuano a pestare duro come e più di una volta, condendo il tutto con melodie ed atmosfere industriali davvero azzeccate. E’ sufficiente ascoltare l’opener “This Day You Regret”, “Schwarzed Licht” o il missile “Sweet Cyanide” (brano migliore del lotto) per rendersi conto senza troppi problemi che la band olandese è ben più che un clone spauracchio degli At The Gates che furono. Riconosciamo la validità di un act che per una volta riesce a staccarsi dalla lunghissima coda di scopiazzatori indiscriminati.
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