DALTON: INJECTION

Quando l'hard stradaiolo incrocia il melodic rock che forgia le sua principale forza sulle tastiere dando vita ad un capolavoro senza tempo. Si, provate ad immaginare le chitarre sporche dello street metal, i suoi cori ruffiani e mischiateli a tappeti di tastiera ed alle linee melodiche tipiche del rock melodico: otterrete "Injection", un disco bramato da molti all'epoca e che continua ancora oggi ad essere oggetto del desiderio di molti collezionisti ed amanti di sonorità orecchiabili.Non è il solito caso di disco ricercato solo per la sua rarità, no(comunque, e stranamente, colpevole la EMI, major della cui potenza economica tutti siamo a conoscenza che non ha mai posto fiducia nella band).
Questo è materiale di grande qualità e di per sè quasi unico nel suo genere visto che non se ne contano molti di gruppi che si caratterizzano per la stessa commistione di due generi quasi agli antipodi: purezza sonora e melodie dall'immediato assorbimento da una parte, ruvidezza e non curanza dall'altra. E' come se gli Europe stessero eseguendo una jam con i Faster Pussycat ("Why Don'T You Love Me"), e da questo episodio fosse nata una collaborazione per incidere un disco.
Nel grande equilibrio che vige nelle composizioni, non mancano però casi in cui in brani sia prevalente un genere piuttosto che l'altro. Ad esempio, in "Love Lie" la fa da padrone il lato più propriamente melodico con la costante presenza delle keys che abbondano dal primo all'ultimo secondo, con le chitarre costrette alle ritrovie. O anche nel caso della ispirata ballad "Heartbroken", aritmica ma orchestrale, quasi eterea, angelica.

Quintetto svedese autore di due dischi, il primo, "The Race Is On", ottimo ma non all'altezza di quello in oggetto, e già la provenienza dovrebbe essere sinonimo di garanzia e classe, che ripercorre le gesta dei quasi simili Treat, altra grandissima band di hard rock melodico e sempre svedese(lo stesso batterista, Mats Dahlberg, è un loro ex membro). Ma molto probabilemte superiori, più incisivi e con una personalità invidiabile.