D DRIVE: STRAIGHT UP IN THE MIDDLE
data
20/06/2007Dopo il convincente cd intitolato "D Drive", rilasciato sul mercato due anni or sono, torna a farsi sentire l'axeman americano Don Mancuso, pronto a rockare ancora una volta sulle ali dell'incontaminato rock 'n' roll, riutilizzando questa volta il titolo della precedente uscita in studio e trasformandolo nel monicker ufficiale della propria proposta musicale. Riprese le coordinate sonore esattamente nel punto in cui erano state lasciate, ed avvalsosi ancora una volta dell'aiuto di un duo di razza come quello composto da Phil Naro (Chain Reaction, Naro, 24K) e Lou Gramm (Foreigner), quello che rimaneva da fare era creare nuove composizioni che confermassero quanto di buono intravisto all'interno del precedente lavoro in studio, missione indubbiamente compiuta visto il risultato incanalato all'interno delle dodici nuove tracce di "Straight Up In The Middle", un album indubbiamente piacevole che saprà intrattenere con buona vena gli amanti del rock tipicamente americano di classica estrazione, ben valorizzato dall'esperienza dietro al microfono delle già citate ugole di due preparati singers. A rendere riuscita l'opera in questione si aggiungono un discreto lavoro di produzione, in grado di restituire una registrazione abbastanza pulita, e i curati arrangiamenti di chitarra del bravo Don Mancuso, un chitarrista che con estrema ed intelligente semplicità riesce nell'opera di arrangiare al meglio le diverse tipologie sonore dei brani proposti, partendo da quelli più rockeggianti ("A Little Bitta Sunshine", "Whose Side You're On") ed arrivando alle docili ballad d'atmosfera ("Pray For Tomorrow" e "I Can Feel No Pain"), il tutto a corredo di una tracklist ben elaborata. "Straight Up In The Middle" è quindi un album che merita almeno un ascolto da parte dei rockers ancora famelici dei diretti riffs di chitarra di una volta, tutti ben incastonati in trame sonore in cui rock 'n' roll, flebili divagazioni blues e sfumature hard si uniscono in una intrigante e riuscita miscela. Buona anche la seconda, con tanto di stretta di mano al trascinatore Don Mancuso.
Commenti