CHEMICAL MARRIAGE: Snapshots
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24/01/2011La storia di questa band merita assoluto rispetto: cambi di formazione, 60 date dal vivo, una continua ricerca sonora che loro ci tengono a precisare definendola "destrutturazione continua", ai fini di creare qualcosa di si attinente alle loro influenze, e amori musicali, ma pur sempre personale. Benchè sia evidente il sound pattoniano nelle loro canzoni, col procedere degli ascolti questa a mio avviso fastidiosa etichetta tende a scomparire. Già nel precedente e scoppiettante esordio autoprodotto intitolato 'Just A Taste' presentano idee magari non originali, ma sicuramente longeve. 'Snapshots' riesce a raggiungere lo stesso obbiettivo. In nove brani la rabbia dei Chemical Marriage non viene mai fuori in modo eccessivo, ma sempre con classe come dimostrano la traccia d'apertura, "Can't Fake" e il finale della schizzatissima "Mr.". Per tutta la durata del disco ascolterete una band capace di viaggiare con estrema e inaspettata facilità, sempre sul filo del rasoio, in perfetto equilibrio tra un muro di suono delicato e rarefatto, ed un altro più deciso, aggressivo, ma sempre con l'occhio attento alle melodie elettriche ("Closing Time"), e momenti ora rilassanti, ora minacciosi ("Let Her Go"). Un disco davvero interessante che non finisce mai di stupirci grazie ai rumorismi zorniani della conclusiva mini-suite.
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