MORDRED: Volition
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02/07/2020Toh, chi si rivede! Tentarono di stravolgere le regole del gioco, inserendo nelle solide basi thrash altre sonorità come il funk ed il rap, potendo vantare in formazione anche un deejay abile negli scratch. I Mordred emersero sul finire degli anni ’80, in un periodo di forte fermento musicale per l’underground americano che ci regalò nuove ed affascinanti realtà: Saigon Kick, Red Hot Chilli Peppers, Mr. Bungle, Jane’s Addiction, Faith No More, 24-7 Spyz, Fishbone, Primus, Living Colour, Mindfunk, Infectious Grooves (spin off dei godfather Suicidal Tendencies), senza tralasciare i The Organization (altro spin off originati dalla band madre Death Angel). Accolti benissimo dalla stampa specializzata, ma bistratti dal grande pubblico, ai ragazzi originari di San Francisco va riconosciuto il merito di aver seminato, seppur raccogliendo solo delle briciole, lasciando il campo libero ad altri: un nome su tutti i Limp Bizkit. Ma grazie alla forza di volontà (titolo scelto non a caso…) realizzano un nuovo Ep di sole quattro tracce, recuperando il suono e lo stile di ‘Fool’s Game’ e ‘In This Life’. Sferzate di thrash metal old style, intervallate da incursioni funky ed hip hop per un lungo salto temporale che ci riconduce a quel periodo così frizzante e sperimentale. I quattro brani rappresentano al 100% per i Mordred, e se ‘Volition’ dovesse essere il viatico per un prossimo full lenght, ne sentiremo delle belle. Ben tornati!
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