CAIN'S OFFERING: GATHER THE FAITHFUL
data
23/09/2009Col senno di poi, mi viene da pensare che questo Cain's Offering sarebbe inevitabilmente venuto fuori, in un modo o nell'altro. Partiamo dal principio. Dopo la release di 'Unia' i finlandesi Sonata Arctica sono ai ferri corti con il chitarrista Jani Liimatainen e sono costretti a mandarlo via dal gruppo per poter andare in tour (ma leggetevi l'intervista del 2007). Così Jani, dopo due anni di silenzio, si ripresenta con questo esemble da paura per dare vita alla sua nuova creatura, i Cain's Offering per l'appunto. Ma visto il corso che la band di Kemi ha preso ed in virtù del poco spazio che all'epoca trovavano i brani di Jani (porta la sua firma la sola "My Selene") viene da pensare che un disco come 'Gather The Faithful', tanto inflazionato al Power/Speed Metal melodico della classica scuola scandinava, prima o poi sarebbe venuto fuori lo stesso. Ma queste sono le circostanze, e la release di questo disco a pochi giorni di distanza da 'The Days Of Grays' certo fa il suo effetto. Come del resto fa il suo effetto vedere il rosso guitar-hero accompagnato dall'ugola di Mr. Timo Kotipelto (Stratovarius), qualcosa più di una semplice garanzia, e dal vecchio "compagno di merende" Mikko Harkin (ex-Sonata Arctica, Mehida) alle tastiere, dal quale aspettavo da tempo un ritorno "consistente" come questo. 'Gather The Faithful' stupisce nella sua "scolasticità", con una serie di brani d'effetto che riporta immediatamente ai tempi di quando tanto ci piacevano dischi come 'Ecliptica' e 'Silence'. I primi tre brani vanno a segno uno dopo l'altro e spalancano la strada alla titletrack, completamente strumentale, che ammorbidisce la scena per la semi-ballad "Into The Blue", vera e propria gemma nella quale ritroviamo i sentimenti di Jani di questi ultimi due anni. Dopodichè l'album aumenta ulteriormente il passo delle ritmiche per regalarci un combo di brani tra i quali spicca la splendida "Stolen Waters" (anche se in certi passaggi la cassa così "rimbombante" suona quasi da Ebm, è un'esagerazione ma penso di essermi spiegato). All'appello mancano "Morpheus In A Masquerade", il take più "vittima" dell'evoluzione del sound dei Sonata, ed " Elegantly Broken", che chiude però il lotto in maniera abbastanza anonima. Jani ha fatto tesoro degli anni ad alto livello e su questo album dimostra di avere davvero le idee chiare sulla strada da percorrere: brani up-tempo, tanta atmosfera, melodie zuccherose, ritornelli facili. Niente di più, ma se i contenuti sono questi allora tanto basta per farci dire un sano "oooh, così si fa".
Commenti