EXLIBRIS: Humagination
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26/01/2014Se l'ultima deludente prova dei Masterplan ha fatto storcere il naso a molti, a rimettere le cose a posto ci pensa questa band proveniente dalla Polonia, nazione nota più che altro per aver dato i natali a band di estrazione death metal e non nell'area power a cui appartengono i due leaders Daniel Lechmanski e Piotr Sikora, rispettivamente chitarrista e tastierista di questo quintetto. Essi, con l'aiuto del nuovo vocalist Krzysztof Sokolowski riescono proprio a portare a compimento in maniera del tutto efficace la missione in cui recentemente ha fallito il combo di Roland Grapow, ossia quello di saper innsestare melodie accattivanti tipiche del melodic hard rock e finissime tessiture di tastiere di scuola prog su un architettura metal di stampo teutonico impostata sull'asse Helloween/Gamma Ray, intuibile fin dalla traccia iniziale "Follow The Light" senza perdersi in passaggi intricati o peggio ancora in neoclassicismi o barocchismi di quarta serie anche se non mancano di certo alcune orchestrazioni utili nell'imprimere quel tocco di raffinatezza ai brani che si presentano molto scorrevoli e fortunatamente privi di frivolezze o mielosità. Sempre calibrati e mai fuori luogo gli interventi della chitarra solista che si esalta al massimo nella sua magniloquenza in "Astral Geometry", nella sostenuta "Another Day" e soprattutto nella straordinaria "All Guts, No Glory" ammantata di una patina di squisita epicità. Superba anche la prova vocale di Sokolowski, potente e melodica nel pieno rispetto della tradizione che pur risentendo in parte dell'influenza di personalità come Michael Kisk e Tobias Sammet si rivela il giusto complemento alla gran mole di lavoro musicale eseguito dagli altri componenti. A voler essere pignoli si potrebbe muovere un appunto sulla produzione, ma al momento è un dettaglio marginale.
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