ANUBIS GATE: A PERFECT FOREVER
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20/10/2005Secondo lavoro per gli Anubis Gate, band danese autrice di un solido Heavy Prog, con marcate influenze anni '80 e '90. La tecnica non è in discussione, le idee non mancano, l'originalità (purtroppo) è un optional. Ma non è una novità, ultimamente... Un album altalenante, questo "A Perfect Forever": troviamo infatti alcuni brani davvero molto interessanti, come l'opener "Sanctified", potente, melodica e con uno splendido ritornello, la complessa "Future Without Past", con i suoi momenti power alternati ad altri più tipicamente heavy, e soprattutto la bellissima "Children Of The Pauper King", senza dubbio il pezzo migliore del lotto; introduzione imponente e cadenzata che sfocia in un brano cattivo e trascinante. Imperdibile. Dall'altro lato, però, è innegabile la presenza di alcune canzoni "tappabuchi"; l'insignificante lento "Curfew", ad esempio, oppure "The Wanton Blades Of Lust", cattivissima ma senza spunti di interesse. Gli altri brani si collocano a metà tra il bello e il brutto, come se fossero abbozzi di capolavori rimasti incompiuti. Discorso a parte lo merita la lunga suite finale (che dona il nome all'album), introdotta dalla breve acustica "Endless Grief": davvero troppa carne al fuoco in un'unico brano, con il risultato che la coerenza va a farsi benedire. Così accanto a spunti davvero bellissimi (provate ad ascoltare il momento semiacustico intorno al settimo minuto) abbiamo parti davvero brutte, e soprattutto completamente slegate dal resto. Peccato, c'erano i presupposti per fare meglio. Nel complesso "A Perfect Forever" si colloca piuttosto al di sopra della sufficienza; ma c'è da lavorare ancora parecchio, per emergere davvero.
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