ANUBIS GATE: Covered In Black
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14/09/2017Il settimo disco in studio della band danese fa registrare un passo indietro rispetto ai precedenti lavori. Pur interessante, 'Covered In Black' si mostra più ostico e meno dinamico delle produzioni passate a causa di una eccesso di zelo sul piano tecnico. La struttura dei brani diventa intricata - non che sia un male - ma il quartetto non sempre riesce a trovare il proverbiale bandolo della matassa. La fluidità delle composizioni viene sacrificata più volte, anche a favore di un irrobustimento del suono che in alcuni casi risulta funzionale, in altri convince di meno. Prosegue, però, la continua ricerca sonora - il contesto attorno cui si muove l'album è di quelli tormentati ed oscuri, e sia le tematiche, sia le evoluzioni strumentali, nonchè le atmosfere di fondo risentono in maniera positiva del mondo interiore che si vuole esplorare. Si aggiorna anche il pacchetto delle ispirazioni con un brano come "Operation Cairo" dove i nostri, e si intuisce dal titolo del brano, si lasciano andare piacevolmente alla musica tradizionale mediorentale come mai in precedenza. Forse dove peccano maggiormente gli Anubis Gate è il non sapere trovare la melodia vincente. Non quella di facile ascolto, ma la particolare linea melodica in grado di completare un insieme già di buon livello. A conferma che la band non è mai stata in odore di capolavoro, ma sempre su produzioni buone/ottime. Il che non è comunque poco.
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