ALLIANCE: ROAD TO HEAVEN
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23/04/2008Da qualche tempo a questa parte, navigando in rete per condividere o focalizzare molteplici pareri sui dischi dei miei generi preferiti, finisco sempre per rimanere a bocca aperta in relazione al superficiale metodo di valutazione messo in campo da molti addetti e fans della scena melodica, in alcuni casi veramente imbarazzanti per quanto concerne l'analisi di determinati capitoli discografici. 'Road To Heaven', ad esempio, ne è il tipico manifesto. Il cd in questione, infatti, è costituito da due evidenti e differenti facce in cui si divide il proprio contenuto: una indiscutibilmente luminosa per quanto concerne il songwriting e la validità artistica della propria proposta, e l'altra invece letteralmente deludente relativa ad una produzione davvero poco incisiva, capace di rovinare quanto di buono è stato partorito dalla magica penna di una band che dal 1996 ha saputo allietare il palato dei fans del rock melodico d'autore. Per capire quanto da me appena citato è sufficiente ascoltare un qualsiasi sample di breve durata per accorgersi, senza possibilità di errore, come le soavi melodie e la matura classe compositiva di questi oramai navigati rockers vengano talvolta messe in secondo piano dall'ingresso di distorsioni inconcepibili e di qualità scadente, le quali s'insinuano a mo' di fastidiosi ronzii in un tessuto sonoro altrimenti gradevole all'ascolto. Ma non è tutto, perché basta prestare bene le proprie orecchie ad un reiterativo ascolto del disco per accorgersi, in alcune tracce, di come la batteria finisca per rimanere "sotto" nel mix finale delle stesse, facendo così affiorare un altro tutt'altro che incoraggiante segno per un cd di altrimenti eccelso livello qualitativo. 'Road To Heaven', in conclusione, è un'uscita che ridona agli Alliance una freschezza artistica ed un brio melodico da alte sfere della scena, il tutto però livellato (in negativo) da un sound generale davvero non accettabile, in particolare alla luce delle tante soluzioni tecnologiche oggi presenti per uniformare almeno a livelli standard il valore tecnico dell'uscita in sé. Un po' come l'aranciata amara: agli amanti dello zucchero il retrogusto amaro proprio non va giù.
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