Lunedi sera 13 gennaio, giorno infame perché coincide con l’inizio della settimana lavorativa, tra l’altro una delle serate più fredde che hanno caratterizzato l’inverno a due facce della capitale. Se consideriamo che il prezzo del big...
Recensioni
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re123+: MAGI
Gruppo bielorusso che si chiama re123+; che intitola un proprio disco 'Magi'; che concettualmente narra del viaggio dei tre soggetti e del significato sul piano prettamente astrologico; che sulla copertina del disco propone una foto simil-etnica che a noi poveri mortali non è dato afferrarne il s...
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LA BIBLIOTECA DESERTA: TRAVELLING WITHOUT GRAVITY
Tutto funziona a meraviglia in "Travelling Without Gravity". Tutto tranne l'originalità. Eccellente la resa sonora, gratificanti le interpellanze grafiche, di sicurezza l'esecuzione, di grande respiro le emozioni, ma se un suo brano finisse in una compilation senza titoli in molti penserebbero ai...
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KORZUS: DISCIPLINE OF HATE
E' un thrash totalmente old school quello che ci propongono i Korzus, nuova band del roster AFM che gioca a tutti i costi sul recupero di vecchie sonorità. Effettivamente negli ultimi anni abbiamo assistito ad un revival thrash davvero esplosivo, con una marea di nuove band che si sono imposte al...
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ENIAC REQUIEM: Space Eternal Void
16 giugno: contatto Rob Stankiewicz su Facebook per un’intervista. Sapete, quel tipo di interviste “from the past” che si fanno per rispolverare un disco? Ecco, di quel genere lì. Dopo tre giorni mi risponde, e mi cade quasi un mito. Mi risponde che Derek Taylor è l’unico musicista effettivo del ...
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ON THE EDGE OF THE NETHERREALM: DIFFERENT REALMS
Progetto solista del polistrumentista russo Vladimir Andreev, On The Edge Of The Netherrealm si muove su coordinate care al death-doom metal. A tratti anche atmosferico, quasi fiabesco in alcune parti, in altre più marcatamente algido ed ostile, 'Different Realms' è un polpettone melodico che di ...
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WEDDING IN HADES: ELEMENTS OF DISORDER
Band francese che trova casa nell'ex Unione Sovietica grazie all'interesse della BadMoonMan ed alla prese con il disco d'esordio. 'Elements Of Disorder', come da copione, sfoggia un gothic-doom metal che in larga parte si rifà agli stilemi del genere, quindi Paradise Lost e compari. Qualche punta...
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AUSTRALWAVE: PureClastic
Oinos che nel ’97 ha registrato 'Crust' coi Sadist e l’anno dopo 'Technical Crime' con i Node. Lo stesso Oinos che già nei primi anni ’90 aveva messo in piedi i tecnicissimi Thy Nature, e poi ha collaborato con Cayne e Alice In Darkland. Nel 2008 è uscito questo suo nuovo progetto che, come egli ...
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SVÖLK: SVOLK
La Norvegia, attraverso un’etichetta indie di Oslo, lancia sul mercato un quintetto dedito ad un hard rock molto pesante, sostenuto da una ritmica dinamica e dalla potente voce di Knut Erik Solhaug. Sin dalla cover (curata da Matt Smith già cover artist di diverse realtà underground) intuiamo che...
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DEFLORE: 2 Degrees Of Separation
Tre quarti d’ora dissolti in soli sei brani: concentrare atmosfere più ricercate ed eteree, ma pur sempre minacciose, profonde fino a scavarci l’anima e introspettive. È da sempre il marchio del duo di Roma giunto alla terza release. Mi “preoccupavo” se giunti a questo traguardo avessero o meno t...
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AA. VV.: NEW WORLD MAN - A TRIBUTE TO RUSH
I canadesi Rush sappiamo tutti essere uno dei più grandi gruppi hard/prog rock dal 1970 ad oggi, un gruppo capace di fare la storia con dischi e brani spettacolari e concerti incredibili (come quelli a Rio nel 2003 da cui è stato tratto il triplo disco live 'Rush In Rio'). Proprio per questo la M...
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SARATAN: ANTIRELIGION
Direttamente dalla Polonia ecco i Saratan, probabilmente l'unica band di quelle parti col monicker arabo, che tornano in azione a tre anni dall'album di esordio. La band che suonava un Thrash americano ultracanonico non è che un ricordo, adesso anche i nostri si sono lasciati trasportare dall'ond...
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DEFLORE: Egodrive
A due anni di distanza da Human Indu[b]strial, tornano Emiliano e Christian con un platter dai toni più distanti da un certo mood claustrofobico. Ricordo con piacere ancora brani come "Emostatico", o "Orto D-Ossa" che castigavano il povero ascoltatore con toni ora devoti ai NIN più perfezionisti ...
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