THE LOVECRAVE: SOUL SALIVA
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13/07/2010Velatamente ruffiano, pervaso da melodie pop, produzione pomposa, appeal moderno, diversi brani dal tiro invidiabile, altri un po' meno. In sintesi è così che si presenta 'Soul Saliva', secondo lavoro dei milanesi The Lovecrave che confermano quanto di buono avevamo già potuto ascoltare con il debutto. Disco, quest'ultimo, dalla tendenza meno commerciale di quello in oggetto, più sofferto ed "oscuro" tant'è che catalogarlo come "gothic metal" al tempo non fu poi un azzardo. Etichetta che invece sta più stretta al nuovo lavoro in quanto i nostri indirizzano le composizioni verso lidi più orecchiabili e meno decadenti. Tanto che 'Soul Saliva' assume i connotati di un hard/alternative rock attuale nei suoni e nelle soluzioni melodiche, e lascia in secondo piano l'aspetto più strettamente gothic. Ma ciò che incide maggiormente sull'aspetto qualitativo sono sia gli arrangiamenti, sia l'intepretazione vocale di Francesca. I primi a dir poco maniacali, la seconda che per impostazione - giocosa, morbosa, sbarazzina e lucida alla stesso tempo - si eleva dal marasma delle female vocals sempre alla prese con l'essere fin troppo seriose, misteriose, e di conseguenza "plasticose". Fattori che in larga parte fanno la fortuna di un disco che coinvolge pienamente nella prima parte - menzione particolare per "And Scream" e "Warriors" con tanto di citazione finale tratta dal film "I Guerriei Della Notte" - mentre cala nella seconda a causa di un paio di brani poco ispirati(tra questi una cover di "Thriller" di Michael Jackson che lascia poco o niente), per poi tirarsi su nel finale con "Outsider", traccia che riprende la vena creativa ed emotiva dell'inizio. Nel complesso, quindi, un album positivo, per certi versi accattivante, non privo di difetti, ma che ha tutte le potenzialità per ritagliarsi la propria fetta di pubblico e di mercato. Vi pare poco?
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