WALLS OF JERICHO: ALL HAIL THE DEAD
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01/11/2005Il ruolo delle donne, nella musica pesante in generale, ha acquisito nel corso degli ultimi anni una grandezza sempre più considerevole, anche in ambito estremo. Prendiamo gente tipo Angela Gossow, Karin Crisis, Rachel dei Sinister o la loro progenitrice assoluta Sabina Classen; faccine d’angelo con la voce da demonio. A questa (doverosamente incompleta) lista si deve però aggiungere, senza esitazione, Candace dei Walls Of Jericho. I WoJ, statunitensi, stanno godendo di una buona attenzione per via del trend metalcore, fatto curioso se si considera che la band è tutt’altro che tale. La proposta musicale dei cinque ragazzi è infatti un puro hardcore vecchia scuola condito con sane dosi di thrash metal ottantiano (impeccabili in questo senso i riff). Tanto meglio; la cosa che comunque distingue ancor di più gli autori di “All Hail The Dead” è appunto la voce dell’apparentemente bonaria Candace, che se non fosse per la mappa geografica di tatuaggi potrebbe essere benissimo scambiata per una ragazzina che va al catechismo. E se non fosse per la voce, ovviamente, un ruggito cartavetro di rara ferocia che attinge dagli screamer più celebri thrash/hardcore e dai growl meno estremi; in alcuni passaggi la bella figliola osa addirittura uno sdoppiamento alla Glen Benton, con la voce pulita. I brani, i cui testi sono vere e proprie poesie di angoscia e disperazione/rassegnazione, sono missili senza controllo che vi faranno del male, tanto male. Ci pensa l’ultima traccia a rilassarvi i neuroni, con la promessa che tutto ciò ‘continuerà…’
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