VINTERSORG: Vattenkrafternas Spel
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19/09/2025Otto anni dopo 'Till Fjälls del II', un modo per riprendere l'acclamato debutto sulla lunga distanza 'Till Fjälls' appunto, ritorna Vintersorg, alias Andreas Hedlund con la sua band omonima. Lo svedese ha alle spalle una lunga carriera costituita da ben undici album per la propria band, oltre a numerose altre collaborazioni, la più nota fra le quali è senz'altro quella con i norvegesi Borknagar per ben sei album. I lavori in cui figura mr. Hedlund sono di solito più che apprezzabili, spaziando anche in un range relativamente ampio, fra black e folk con alcuni album catatterizzati anche da una evidente vena progressive. Per questo rimango col sospetto, pur non conoscendo l'intera, vasta discografia di Vintersorg, che questa sia una delle opere più deboli. Pur non sembrando le intenzioni molto diverse da quelle dell'ultimo lavoro, la realizzazione risente di quella che sembra una volontà di risultare accattivante che non giova. Le cattive notizie si palesano immediatamente nell'introduttiva "Efter Dis Kommer Dimma" le cui parti corali fanno trasalire e destano il sospetto che si punti ad una partecipazione all'Eurovision Song Contest. Fortunatamente è probabilmente il momento più infelice dell'album, ma alcuni caratteri rimangono evidenti per l'intera durata dell'ascolto: un abuso di parti corali che risultano rapidamente stucchevoli; un tono generale meno epico e più naturalistico. Nel complesso l'album risulta.più mainstream e per questo, paradossalmente, meno coinvolgente, almeno per un ascoltatore radicato nella nicchia del genere. Manca l'austera epicità nordica dell'album d'esordio, e non si è neanche traccia dello spiazzante ma intrigante sperimentalismo degli album della parte centrale della carriera. Una mezza delusione, anche se nel contesto di una carriera perloppiù eccellente.


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