THE UNDERGRAVE EXPERIENCE: Macabre: Il Richiamo Delle Ombre
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26/11/2011Dopo diversi ascolti di questa opera ancora non siamo del tutto convinti se ci troviamo di fronte ad un involuto e soffocante horror funeral doom nel quale risaltano tocchi di piano letteralmente fuori luogo, fastidiosi, con quelle note alte suonate con cura certosina tale da renderle fuori contesto, oppure ad un'opera sublime dove anche il presunto fuori contesto è qualcosa di voluto, studiato e cercato, per rendere il discorso ancora più intricato e costringere chi ne fruisce a riascoltarlo più volte per capirne l'essenza che di volta in volta si dipana sempre con più chiarezza. Il discorso cambia quando vengono utilizzati archi e tastiere per disegnare atmosfere più ariose (parte finale di "Graveyard Zombie Horizon") che spezzano la monotonia mortale dei passaggi siderali pregni di desolazione (Thergothon, Skepticism), paura, oppressione, presenze spettrali e morte; dei sample estratti da questo lavoro sicuramente hanno un'ottima valenza cinematografica, come ideale colonna sonora per film horror o thriller psicologici. Indubbiamente il funeral doom non brilla per soluzioni eclettiche o progressive, ma la capacità dei due strumentisti nostrani riesce con cura maniacale ad inserire archi, tastiere, piano e chitarre supportate da una batteria quasi eterea; è vero che volutamente tendono a tenere alto il senso di oppressione, ma quando vogliono sanno variare il tema spostando l'ago della bilancia verso un'ariosità quasi inaspettata. Azzeccatissima la scelta del latino (sembra la lingua ideale del funeral doom, in quanto lingua morta), idem per l'inglese; suscitano invece quasi ilarità i versi recitati in italiano. Due brani per un totale di 46 minuti di musica, prodotta e registrata magistralmente, sono veramente un tour de force sfiancante per mezzofondisti del settore.
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