THE MURDER OF MY SWEET: BYE BYE LULLABY
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25/07/2012Nel marasma generale di band gothic e pseudo gothic, i The Murder Of My Sweet si presentano con un disco, il secondo della loro carriera, che fa parte di quella schiera di gruppi che, per quanto non portino particolari evoluzioni al genere, riescono a sfornare un lavoro non male, piacevole da ascoltare e tutto sommato godibile. 'Bye Bye Lullaby' si caratterizza per raccogliere diverse influenze e sonorità come le melodie sinfoniche, i riff rock più grintosi, o gli inserti di musica elettronica, che la band cuce ad hoc in modo armonioso e con l'obiettivo di essere il più immediata possibile, cosa che riesce in pieno sebbene a tratti si potrebbe pensare di avere a che fare con la solita minestra. In realtà già solo nel modo in cui sono state mischiati e suonati i diversi suoni presenti rappresenta di per sé un tratto proprio, distintivo, anche se indubbiamente non basta alla band per fare il grande salto ma richiede ulteriore lavoro al fine di rimanere impressi tra i numerosi gruppi che affollano la scena e che spesso mettono in ombra chi ha delle potenzialità per emergere. Le tredici tracce scelte per il disco, di cui cito tra le più riuscite la opener "Armageddon", "Unbreakable", "Violently Peaceful" e "Idoluize" si presentano ben confezionate e decise già dal primo ascolto, trascinate dalla buona perfomance di Angelica Rylin, voce di stampo melodico più "commerciale", ma che ben esalta le musiche delle canzoni inserite. Un buon lavoro, che necessita però di importanti passi in avanti per raggiungere la maturità artistica.
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