THE MURDER OF MY SWEET: Brave Tin World
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19/12/2019Quinto appuntamento in studio per i The Murder Of My Sweet. Registriamo un piccolo passo in avanti sul piano stilistico, dato che al metallo sinfonico di base si affianca una vena ancora più marcatemente melodica, spesso e volentieri a dir poco "pop", e questo grazie all'ausilio della produzione e della scelta di suoni che pone sempre in primo piano i tasti d'avorio, ed in secondo la chitarra. Ne esce un lavoro apprezzabile, a volte ridondante, ma che scorre via con leggerezza. Pretese non se ne decantano, per cui i TMOMS dimostrano di essere una band a tutto tondo che sta provando a percorrere un proprio percorso di crescita creativa. Lento, ma in costante crescita. Da par suo Angelica Rylin resta forse un po' troppo impigliata nelle sue stesse trame vocali, ma di fatto regge la situazione con una certa maturità, tendendo a non strafare, mostrandosi sempre funzionale ai brani. Flores, invece, svolge un lavoro esecutivo e di coordinamento di non di poco conto, occupandosi della scrittura, delle tastiere e del comparto sinfonico, più quello ritmico bacchette alla mano. Funziona bene più o meno tutto, e probabilmente questa è la forza espressiva del gruppo dato che al quinto album, dal punto di vista della qualità, non si notano grossi margini di miglioramento. Resta il fatto, però, che i nostri sanno come trattare la materia e come spingersi un po' più in là del canonico, motivo per cui consideriamo i The Murder Of My Sweet la migliore symphonic metal band attuale al soldo dell'etichetta partenopea.
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