NICUMO: Inertia
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10/02/2021L’onda di rientro del gothic, nell’anno 2020, pare trovare nuovo vigore una volta ancora con la terza uscita in studio dei finlandesi Nicumo. La band, attiva dal 2007, ha decisamente centellinato le uscite, considerando che a parte una serie di singoli tra 2018 e 2020, sono stati appunto solo due i full-length del passato discografico degli artisti. Il sound proposto è un gothic metal, appunto, arricchito da una spessa coltre di melodie ed una voce corposa. Il progetto segue l’ispirazione di Katatonia, con divagazioni meno impegnate in stile Him ed una delicatezza che rimembra i Moonspell. Il progetto, seppur non stravolgendo la scena, riesce ad emozionarci, soprattutto quando la voce e le armonie si fanno più avvolgenti. Non c’è così quella mestizia, debole e talvolta fine a sé stessa, che si espande a macchia d’olio nei più banali cloni del genere. Un album che non si lascia quelle distorsioni e pesantezza tipiche del doom, così da creare un connubio interessante e variegato di colori. L’espressività della voce si sposa perfettamente con la gestualità degli strumenti, ritornelli e sviluppi che non finiscono con il tediare o l’essere prevedibili. Imponente e fantasioso è il lavoro delle chitarre, punta di diamante di un album che trafigge il cuore. Personalità spiccata allora per i Nicumo, la cui passionalità trasuda da ogni nota, riportandoci ad una dimensione gotica di qualità. Se sapranno aggiungere quelle idee e matrice che li distinguano da tutto i lresto, potrebbero fare un sostanziale salto di qualità.
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