POWER THEORY: Out Of The Ashes, Into The Fire
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16/04/2011Power metal band statunitense la quale combina le intenzioni della miglior scuola europea, quindi Accept, Saxon e Primal Fear con il metal stelle e strisce di Armored Saint e Manilla Road. Se poi troviamo delle grandi similitudini vocali tra il David Santini con Blackie Lawless, si può avere una chiara idea di chi si abbia di fronte. Nulla da eccepire sulla produzione e la buona tecnica espressa dai singoli, su alcuni buoni passaggi, riff e aperture, ma il prodotto latita a livello compositivo andandosi ad invischiare nella moltitudine di band dedite all'heavy metal di estrazione o emulazione anni '80. Dove il cantante quando non emula il sopra citato Blackie, rovina una superba ballata come "When The Rain Comes Down" in quanto è evidente la difficoltà a cantare qualcosa di diverso dall'essere pseudo-cattivo. Il disco parte bene con "Prevaricator" che è pura scuola Accept, quasi meglio dei brani dell'ultimo 'Blood Of A Nation', "Heart of Darkness" sterza verso territori cari al sig. Biff Byford, mentre la titletrack è un buon brano con cambi e arrangiamenti pregevoli. Un buon disco che non fara' di certo diventare questi ragazzi i paladini dell'heavy metal, viene apprezzato il coinvolgimento e il buon tiro della band, altrettanto non si può dire per i brani presentati.
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