TEN: TEN
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05/09/2003Un disco da urlo, questo il primo commento che assale la mia mente quando mi accingo a parlare dell'esordio discografico dei Ten. Siamo nel 1996 e Gary Hughes e Co. sfornano uno dei più bei dischi di hard-rock melodico della storia, il primo di una entusiasmante serie di capitoli che ammaglieranno le orecchie di tutti i rockers dal cuore impavido ma zuccheroso. Atmosfere aoreggianti, guitar working sempre in primo piano e un drumming tanto essenziale quanto incisivo offrono all'ascoltatore di turno una miscela hard che colpisce subito al primo approccio, aumentando il proprio livello di coinvolgimento nota dopo nota. Da non dimenticare naturalmente la perfetta interpretazione dietro al microfono di Mr. Gary Hughes, capace di regalare grazie ad una voce forse monocorde ma dal timbro caldissimo quel tocco sufficiente per rendere ogni traccia del cd un piccolo gioiello. Le vere gemme dell'album sono da ricercare in "Stay With Me", una finta-ballad dal chorus immediato e dalle atmosfere profonde, "After The Love Is Gone", giocata su un riff di chitarra veramente accattivante e nella quale la mitica voce di Hughes raggiunge livelli espressivi altissimi, "Close Your Eyes And Dream", ballad spezza-cuori dalle melodie ruffiane e "It's All About Love", potente e maestosa. I Ten successivamente si sono evoluti album dopo album, sfornando altri grandissimi lavori, ma questo esordio rimane per me uno dei punti più alti della carriera compositiva della band britannica, un platter che da solo sarebbe in grado di descrivere il significato dei termini AOR e hard-rock melodico.
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