TEN: Here be Monsters
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11/02/2022La pandemia si sa ha bloccato l’attività live dei musicisti e ha dato modo a molti di usare il tempo “purtroppo” casilingo per pensare a scrivere nuova musica. Gary Hughes, mente dei Ten, ha scritto non uno, ma ben due album: il primo in uscita questi giorni, il secondo in uscita nel corso dell’anno. Andiamo ora ad esaminare questo 'Here be Monsters' che ci presenta il lato più intimista e se vogliamo AOR dei Ten; mi spingerei a dire che questo è più un album di Hughes solista che dei Ten tanto gli arrangiamenti sono introversi e le tre chitarre non sono sfruttate assolutamente. Chi conosce il combo inglese sa che piazza in ogni album un pezzo dalle tinte aoreggianti, mentre nell'occasione abbiamo praticamente tutto l’album. Non che sia un male, ma i riff alla Ten dobbiamo scordarceli almeno fino all’uscita del secondo album che magari sarà più guitar-oriented. Ottimo quindi il lavoro dietro il piano-tastiera con super arrangiamenti, buono come al solito il songwriting di Hughes che anche sotto il profilo vocale non cala rispetto al passato. Per il resto, come sopra riportato, rimane a parere dello scrivente più un disco da fare uscire sotto il moniker Gary Hughes che con quello dei Ten.
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