TALISMAN: 7
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20/10/2006Attendevo con particolare curiosità il nuovo album in studio dei Talisman, vuoi perché "Cats & Dogs" aveva ridato a Soto e soci un certo smalto perduto nelle releases precedenti, vuoi perché pensavo che l'entrata del singer stesso nella line-up dei Journey (a sostegno degli impegni dal vivo di Neal Schon e soci) lo avessero leggermente distolto dall'attenzione verso la sua band madre. Fortunatamente, e sottolineo fortunatamente, questo non è minimamente accaduto, e anzi "7" sembra aver positivamente risentito di questo eccezionale avvenimento, annoverando nel proprio sound una componente melodica ancora più matura rispetto a quanto intravisto negli antecedenti capitoli in studio, elemento che tende a rendere questo nuovo cd un autentico e piccolo gioiello. Il contenuto del lavoro ivi in esame è formato da undici brani in perfetto Talisman-style, impreziositi ulteriormente, come già detto in precedenza, da soluzioni melodiche ancora più accattivanti ed assimilabili, le quali enfatizzano a dovere il rockeggiante tessuto strumentale che fa da sfondo alle varie composizioni. Un tessuto incredibilmente vario e ben studiato, eseguito con chiara perizia da musicisti del calibro di Marcel Jacob e Jamie Borger, una sezione ritmica di prima qualità che, da qualche anno a questa parte, abbiamo potuto ammirare anche all'interno dei Last Autumn's Dream. Il contenuto musicale di "7" è quello che tutti i fans dei Talisman si attenderebbero di trovare, e cioè un concentrato di hard-rock a trecentosessanta gradi in cui chitarre incisive e appetibili melodie vengono di tanto in tanto investite da flebili escursioni in territori funky e moderni, restituendo un mix sonoro a cui risulta davvero difficile resistere. E se a tutto ciò si aggiunge l'indiscutibile talento canoro di un singer dello spessore di Jeff Scott Soto (qui al massimo della propria ispirazione vocale), capirete allora l'elevato standard qualitativo di un album assolutamente degno di essere annoverato tra le uscite migliori di questo 2006. Traendo le conclusioni mi sento di invitare tutti coloro che si ritengono buoni amanti delle sonorità hard-rock e limitrofe a fare propria una copia di tale eccelso dischetto, un'uscita che impreziosirà a dovere la vostra discografia, riempiendola con la dovuta dose di classe di un gruppo ora più in palla che mai. Da avere, obbligatoriamente e senza scuse.
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