MANTICORA: 8 DEADLY SINS
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22/01/2005La Danimarca ci regala una gradita sorpresa, questo "8 Deadly Sin" rende giustizia ai Manticora, power band già giunta alla sua quinta release nel giro di ben otto anni. La band, sconosciuta ai meno informati del settore, è autrice di un Power americano decisamente ispirato agli Iced Earth di Schaffer e con sottili richiami melodici di casa Blind Guardian. Punto di forza della band è la capacità di creare concept album originali e che generano un certo interesse. In questo caso ci troviamo di fronte alla storia di un uomo in un letto d'ospedale giunto al punto di morte che rivive i peccati della sua vita in un flashback, per l'occasione diviso in otto episodi, concludendo con la sua morte e la richiesta di perdono per i suoi atti. Il songwriting della band risulta impeccabile, vario e dalle sfumature che delineano l'evolversi della storia. La voce del singer Lars Larsen dà a tutto questo un impatto ancora maggiore, il suo tono di voce basso rende a pieno la condizione di disperazione del protagonista e le sonorità oscure contenute nel full-lenght rendono il concept completo e avvincente. Spesso però, i Manticora perdono dignità diventando spettro degli Iced Earth come succede in "Playing God": brano dalle ritmiche tiratissime dove la chitarra fa eco agli indiavolati refrain di Schaffer. Bisogna anche ammettere che la band sforna anche ottimi brani, come l'opener "King Of The Absurd", "It Feels Like The End" ed "Enigma" dove la band riesce ad emergere con la propria grinta, le proprie melodie oscure ed una ritmica colossale. Per gli amanti del Power americano aggressivo i Manticora potrebbero essere una gradita sorpresa, questo "8 Deadly Sin" può essere il primo passo verso un successo maggiore. I danesi però devono essere bravi a ripetersi con un altro ottimo lavoro e a non rispecchiarsi nelle influenze del proprio genere.
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