SPACE EATER: MERCIFUL ANGEL
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12/10/2007Dopo ‘Bombs Away’, demo risalente al 2006, per gli Space Eater è giunto il tempo di mettersi alla prova sulla lunga distanza: a fornire questa opportunità alla band ci pensa la I Hate Records, sotto le cui ali protettrici esce il presente ‘Merciful Angel’. Il quintetto serbo raccoglie per l’occasione brani già facenti parte del precedente demo, cui si aggiungono nuove composizioni, impacchettando il tutto in belle vesti e usufruendo di una produzione più che decorosa. Alla base della proposta degli Space Eater c’è il thrash metal degli eighties, rielaborato (ma neanche troppo) in chiave più attuale, con qualche influenza di stampo più classico che emerge a sprazzi: “Deceitful Eyes” ad esempio puzza di Iron Maiden lontano chilometri, anche per il timbro vocale di Boško Radišić, un Dickinson con meno polmoni. Nonostante questi giovanotti dell’ex Jugoslavia non brillino certo per grande inventiva, riescono in ogni caso a portare a termine il loro compitino senza pecche eclatanti, ma purtroppo anche senza appassionare più di tanto l’ascoltatore. Parallelamente le tematiche trattate sono abbastanza comuni, ma forse i più accreditati per parlare di guerra, bombardamenti e distruzione sono proprio gli Space Eater, il cui Paese ha subito realmente gli orrori descritti. In tale contesto desta non poca curiosità “Operaphobia”, dove la linea guida è una forte intolleranza verso le opere liriche! In definitiva niente di imprescindibile ma, se vi capita a tiro, dateci un ascolto: “Space Eater”, “Afterlife” e, tra le altre, “Overkill” riescono comunque, nella loro semplicità, a farsi apprezzare.
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