WOLF: Feeding The Machine
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27/03/2020Dopo un periodo di silenzio piuttosto lungo i classicissimi Wolf ci presentano una dozzina di tracce dal taglio tipicamente heavy metal, con svariate puntate in direzione speed, senza trascurare aspetti appartenenti allo US metal. Colpisce come sempre la voce tagliente e acuta del bravo Niklas Stålvind che non disdegna influenze hard rock, ma anche il riffing elaborato da Simon Johnson e aiutato dallo stesso vocalist, spicca la presenza come bassista di Pontus Ekberg (Lion's Share, King Diamond, The Poodles), una vecchia conoscenza che dà sicurezza. Dinamitardo quando serve (già con l'opener “Shoot to kill”) il gruppo mantenendo costantemente la propria impronta aggressiva si cimenta piuttosto bene anche con i mid tempo mostrando solidità con "Midnight Hour" mentre “Devil in the Flesh” appare più di un omaggio ai Priest epoca 'Painkiller'. I punti di riferimento a livello artistico sono comunque moltemplici, si ascolti "Guillotine" che può accostarsi a certe produzioni dei Metal Church, oppure "Spoon Bender" in cui si strizza l'occhio agli Overkill, tuttavia in genere i ragazzi sono in grado di riprendere questo coacervo di influenze per rielaborarlo con buona efficacia, aiutati da produzione e registrazione molto ben bilanciate riuscendo così a rendere i brani delle belle rasoiate. Davvero un ben tornato a questa combriccola svedese dal nome non certo altisonante ma che è sempre stata capace di presentarci lavori dalla apprezzabile qualità.
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