VOID OF SLEEP: Metaphora
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26/03/2020Terzo disco per gli italiani Void Of Sleep, da Ravenna, dopo l’ottimo 'New World Order'. La band ha subito qualche cambio di formazione, con un nuovo bassista e un nuovo tastierista. 'Metaphora' presenta sette tracce piuttosto pesanti e complesse, con una durata media di sei minuti e mezzo. Questa band è piuttosto variegata, rappresentando un bel mix di esperienze musicali diverse che vanno dallo sludge piuttosto progressivo al doom, ai Melvins, passando per le sperimentazioni geniali dei Voivod, fino ad arrivare a echi lontani di epic metal. Mi ha colpito in particolare la seconda “Iron Mouth”, di ben undici minuti e che condensa più o meno le tematiche di cui parlavo prima. I brani sono spesso rallentati, ma ogni tanto diventano più incalzanti e veloci, come nel caso di “Master Abuser”, brano davvero notevole, in cui la voce è “sporcata” da un po’ di screaming. Eppure, anche in questo brano i Void Of Sleep tovano lo spazio per esercizi stilistici vicini al prog metal. La conclusiva e lunghissima “Tides Of The Mourning” mi ha pure riportato un po’ indietro nel tempo, col suo metallo ultratecnico e martellante; un brano assai interessante. Potremmo interrogarci sull’eccessiva durata dei brani, ma è proprio quello che accade quando il metallo pesante si contamina.
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