somnolent: Monochromes Philosophy
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01/04/2009Sonnolenti, questo si. Incredibilmente pure. Il classico disco monolite impossibile da digerire anche da chi ha lo stomaco foderato di amianto. Cinque pezzi dei quali quattro di un quarto d'ora abbondante e l'altro di sette minuti e passa (strumentale). Lentezza catacombale, riff trascinati spasmodicamente che in fase di assolo si rifanno agli episodi migliori dei fratelli Cavanagh, l'intero disco presenta una sola accelerazione! (l'ultimo minuto di "Paradoxes Of The Universe" fra l'altro al limite del grind). Thergothon nell'animo (ma chi, nell'ambito del funeral doom, non vede i finlandesi come maestri?) questo gruppo ucraino di Odessa presenta una grande maestria nel torturare il cervello dell'ascoltatore con fraseggi ipnotici e cantilenanti senza fine, al limite della sopportazione umana, elevando il concetto stesso di funeral doom a prova fisica da superare.
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