SOLITUDE AETURNUS: ALONE
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18/12/2006Quando ormai avevo dato per dispersa una delle più seminali e sottovalutate doom metal bands americane, i Solitude Aeturnus, eccoli ricomparire! Dopo brillanti apparizioni a vari festival estivi (anche in Italia fra l'altro) ecco puntualmente il nuovo album in studio, 'Alone' che segue ad otto anni di distanza quello che sembrava fino a poco tempo fa dover essere l'ultima incarnazione in musica del gruppo texano. Il nuovo album, mettendo subito da parte eventuali dubbi, suona come un grandissimo album dei SA registrato nel 2006, senza alcuni rimpianti o evocazioni (inutili) del passato. Con lo zoccolo duro del gruppo stabilmente rappresentato da John Perez e Robert Lowe, il gruppo è riuscito ancora una volta, dopo ben otto anni di -relax- a confezionare aun album al 100% metal, mantenendo sempre il medesimo stile che li ha contraddistinti sin dall'inizio, ossia quel doom metal classico ed epico di chiara ispirazione Candlemass (quindi Black Sabbath), con la potente e pulita voce di Robert Lowe (uno dei cantanti più sottovalutati) e le frequenti e piacevoli incursioni nel prog metal più geniale e genuino. Le nove canzoni (dieci nell'edizione digipack) di 'Alone' spaziano infatti fra doom metal suite ("Scent Of Death") a semi ballad veramente d'effetto ("Blessed Be The Dead" e "Essence Of Black") a momenti più accelerati come "Sightless" o con reminiscenze modern thrash come in "Is There" (uno dei pezzi migliori del disco, a mio avviso), il tutto con molta disinvoltura e soprattutto senza dare l'idea di qualcosa di costruito a tavolino o raffazzonato all'ultimo minuto prima di entrare in studio a registrare. Questo è doom metal nella sua accezione più pura, così come dovrebbe e deve suonare nel 2006, ad opera di uno dei più alti esponenti del genere, a nome Solitude Aeturnus.
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