SERENITY: FALLEN SANCTUARY
data
08/09/2008Tornano i Serenity, al secondo album dopo 'Words Untold & Dreams Unlived' dello scorso anno. La band austriaca torna sulle sulle nostre pagine col nuovo platter 'Fallen Sanctuary', che stilisticamente riparte da dove avevamo lasciato la band dodici mesi fa. Le dieci tracce presenti ci mostrano una band tecnicamente ineccepibile, che dimostra tutta la sua bontà dal punto di vista esecutivo canzone dopo canzone: questo è sicuramente un ottimo punto di partenza per la band, che però dimostra le sue lacune in altri punti salienti che fra poco esamineremo. Veniamo quindi ai lati negativi: nonostante il feeling positivo delle songs, che si fanno ascoltare con facilità e senza problemi di sorta, la grande lacuna di 'Fallen Sanctuary' è il songwriting. I Serenity dimostrano troppa sudditanza verso act famosi quali Sonata Arctica e Kamelot: soprattutto i primi vengono quasi coverizzati nell'opener "All Lights Reversed" e in "Fairytales", dove quest'ultima sembra uscita direttamente dal primo album della band finlandese. E dove non esiste questo problema, assistiamo a composizioni carine ma che non hanno quella marcia in più per colpire l'ascoltatore e rimanere impresse: un vero peccato perché sia dal lato esecutivo che tecnico siamo di fronte ad un prodotto molto valido, che però risulta, come detto, assolutamente carente dal punto di vista compositivo. Speriamo che i Serenity, già dal prossimo album, riescano a trovare una loro via artistica scrollandosi di dosso le influenze troppo pesanti: altrimenti ci troveremo sempre di fronte ad una band dalle ottime capacità che però non vengono espresse, e questo sarebbe un vero peccato.
Commenti