ALEPH: Thanatos
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26/09/2016Gli Aleph rappresentano ormai da qualche anno una band consolidata nel panorama estremo nostrano. Il nuovo album, uscito per Buil2Kill Records, conferma la buona vena del combo lombardo, anzi, a dire il vero con questo nuovo full lenght la band si è superata. 'Thanatos' è un album completo in tutte le sue manifestazioni, si tratta di un lavoro da attribuire al death metal, anche se sono diverse le sfumature con cui gli Aleph hanno voluto spaziare all’interno di questo disco. La partenza è letale, “Snakesong” fa gli onori di casa tra tempi rallentati, furia death e persino qualcosa che suona seventeen, ma non è tutto. Arpeggi sinistri e tastiere malvagie ci trasportano nelle acque salmastri dell’inferno. L’indubbia qualità di ogni membro della band fa acquisire all’intero lavoro punti in più. La fattura di ogni canzone suona come una singola opera, difficile dire quali siano i brani migliori, nonostante io abbia un debole per quello che sarà anche il videoclip, “The Old Master”. Un plauso alla produzione, cristallina, nonostante il master suoni potente, ma al tempo stesso senza perdere l’acustica di quei suoni che necessitano tali colori. Riff tritaossa, momenti pacati, ma non di certo allegri con cui gli Aleph sono riusciti a trasmettere orrore, disagio, ansia, andando a pescare nei meandri degli anni '70 con l’ausilio dell’oscurità del death metal old school. Voglio soffermarmi anche sulla voce in quanto il singer Dave ha svolto un lavoro davvero buono sia nelle parti growl, dove la voce è piena e corposa, sia come nelle parti melodiche e riflessive. Avete bisogno di un album versatile, mai statico, volete ascoltare qualcosa che rimandi al progressive settantiano, ma al tempo stesso non riuscite a fare a meno del death metal? Ecco cosa farà al vostro caso, 'Thanatos', il nuovo album degli Aleph. A noi non resta altro che attendere il prossimo lavoro, certi che sarà davvero dura superare il lavoro in questione...
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