POWERWOLF: Wake Up The Wicked
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31/08/2024Oramai prossimi ai vent'anni di attività la band di Saarbrucken continua a mietere consensi tra il pubbliico del power metal, e riconoscimenti quali dischi d'oro e di platino e la partecipazione ai più importanti festival sono a dimostrarcelo. Una bella conferma la si ha anche con il nuovo prodotto, più o meno in linea con quanto realizzato negli ultimi dieci anni e un trademark sempre più riconoscibile. Un power metal certamente maturo arricchito da elementi sinfonici in cui sempre più determinante è l'apporto del tastierista/organista Falk Maria Schlegel, ma oltre a Falk l'altro punto di forza è sempre lui, Attila Dorn con il suo consueto vocione baritonale. Un notevole impatto lo creano i chorus che si intrecciano con i passaggi orchestrali già a partire dal terremotante speed tempo "Bless 'em With The Blade". ma anche "Kyrie Klitorem" e "Viva Vulgata non scherzano affatto nonostante questi due pezzi presentino un andamento più lineare e compassato. Per evitare di cadere nella trappola della ripetitività giustamente i Powerwolf fanno bene a inserire nella lista "Heretic Hunters" dove spiccano elementi folk; decisamente riuscito anche il singolo "1589" ricco di spunti ianche a livello lirico in cui vengono messe in luce le vicende di tal Peter Stumpp torturato e giustiziato nel 1589, bellissimo sia il guitar solo che l'intervento del piano. Di fatto i Powerwolf tornano sulle scene dopo l'ottimo 'Call Of The Wild' in uno stato di forma ottimale grazie anche ad un'esperienza oramai consolidata, capaci come sempre di presentarsi a seconda delle circostanze furiosi, irruenti, gotici, drammatici, ma con la dote di saper sedurre con linee melodiche intriganti (vedi "Viva Vulgata" prossima a forme di "pop metallizzato"), la produzione potente, pomposa, ma sicuramente al passo coi tempi contribuisce a fornire maggior vivacità a brani comunque meno infarciti di orpelli e forse grazie a questo più ricchi di vigoria.
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