SAINT VITUS: Die Healing
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17/09/2013Nella loro carriera i Saint Vitus hanno cambiato un batterista (ma giusto perché il grande Armando Acosta morì nel 2010) e i cantanti. Tra di loro c'è stata la parentesi Christian Linderson che ha contribuito non poco a rendere i dischi dei Saint Vitus quelli che sono oggi, ovvero dei gran capolavori del doom mondiale. Ma c'era qualcosa che non convinceva. Ecco perché poi la band è tornata subito a chiamare tra le proprie file il mitico Scott Reagers, già al microfono con i primi due album. Per non parlare della svolta con Wino, ma quella è storia attuale, e possiamo quantomeno per ora tralasciarla. 'Die Healing' è un altro di quei macigni che ti conquista subito, l'opera di ristampa è sempre ad opera della Season Of Mist, per l'ultimo album prima del loro recente ritorno. La formula è quella che conoscete bene (feedback a iosa, come nel finale di "Sloth"), a differenza del precedente, però, qui il doom è più presente anche se le sensazioni e le vibrazioni di un disco come il debutto, o 'Hallow's Victim', sono difficili da superare.
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