DAVID READMAN: Medusa
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28/09/2022Eh bravo il biondo inglese. Dopo averci deliziati con l’ultima release targata Voodoo Circle ‘Locked & Loaded’, Readman non è certo il tipo di stare con le mani in mano e riappare con un nuovo album a suo nome: il precedente è datato 2007. ‘Medusa’ presta il fianco all’hard rock ma quello potente e virile, figlio dei Whitesnake americani, dei Thin Lizzy di ‘Thunder And Lightning’ ma anche dei Ten di inizio carriera, con le chitarre chiamate ad innalzare un gran muro di suono, sparando dagli speaker una quantità impressionante di riff. Readman non dovrebbe più sorprendere, è nel giro da quasi 30 anni e di strada ne ha fatta parecchia, eppure è incredibile con quale forza e caparbietà canta a pieni polmoni, non da meno la lucidità e l’impegno che ci mette nella scrittura: esimio! ‘Medusa’ è un album che sa regalare molte emozioni e trasmettere tanta energia, supportato tra l’altro da una nugolo di musicisti decisamente validi e coesi nel progetto. Proviamo ad estrarre una traccia dal cilindro: l’hard blues lavico di ‘Turned To Black’ ha qualcosa di speciale, vuoi per il suo richiamo, nemmeno tanto velato, alla capolavoro dei Deep Purple Mark III ‘Mistreated’. Le varie ‘Children Of Thunder’ e ‘King Who Lost His Throne’ mettono in mostra altri aspetti della voce e del talento di Readman: senza troppi giri di parole ‘Medusa’ è un album realizzato con il giusto piglio ed almeno un ascolto è doveroso.
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