QWAARN: ABERRATIONS
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08/09/2007I Qwaarn sono un gruppo canadese che ha pubblicato il suo primo album nel 2004 ed oggi, fresco di contratto con la Unicorn Digital, pubblica il suo secondo disco Aberrations. Il nome particolare del gruppo nasce dal personaggio che è il protagonista del primo disco pubblicato, che racconta la storia attraverso un concept album di questo fantomatico personaggio Qwaarn. Aberrations è un nuovo concept ed un nuovo capitolo della storia di Qwaarn. Altra particolarità del gruppo è quella di non avere una line up costante, ma che varia di volta in volta in base agli impegni dei singoli musicisti. Dal sito del gruppo e dai testi del disco si evince che in Aberrations il protagonista Qwaarn si reca nel mondo umano per studiarne i comportamenti degli uomini e gli aspetti della loro società per poi farne un rapporto dettagliato al grande concilio. Per raccontare musicalmente questa storia i sei canadesi si ispirano apertamente al rock, spesso psichedelico, del anni 60/70 dichiarando apertamente che il loro lavoro si basa su esempi come Pink Floyd, Led Zeppeling e David Bowie. Per racchiuderli in un genere possiamo definirli Psychedelic Rock anche se loro hanno preferito coniare un apposito termine per presentarsi: "pop-gressiv", una via di mezzo tra progressive e pop. Nei quasi 60 minuti del disco ci troviamo ad ascoltare brani variopinti e che rimandano effettivamente a sonorità di ben più di 30 anni fa, quando molti gruppi rock si lasciavano trasportare da suoni psichedelici e complessi. La voce del cantante Didier Berthuit si adatta alle varie situazioni musicali proposte dal gruppo cambiando spesso inflessione e tono anche all'interno dello stesso brano. I brani più significativi del disco e che regalano emozioni si racchiudono nella parte centrale del disco a partire dalla traccia "Mr. Lotto" sino ad arrivare a "Talking To Flowers". I Qwaarn ci fanno fare un salto musicale indietro nel tempo di 30/40 anni e ci propongono un genere musicale che ha i suoi fasti in dischi dei Pink Floyd dei tempi di Syd Barret. Il gruppo canadese non raggiunge i livelli del gruppo inglese, ma credo che il suo fine principale sia quello di ridare nuova linfa al genere molto in voga in quegli anni e riuscire a riproporlo ai giorni nostri. Per chi apprezza il genere il risultato è comunque interessante e valido e merita quantomeno un ascolto, perché i Qwaarn potrebbero darci la possibilità di aggiungere nuovi dischi da qui in futuro ad una parte della nostra collezione che credevamo difficile rimpinguare se non cercando in ristampe di vecchie pubblicazioni di gruppi anni 60/70.
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