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FORGOTTEN TOMB: SONGS TO LEAVE

data

20/09/2005
86


Genere: black/doom
Etichetta: Selbstmord Services
Anno: 2002

Dopo un inizio interamente devoto al BM di stampo norvegese, Herr Morbid allarga i propri orizzonti musicali per osare di più. Per carità niente di artefatto o costruito appositamente, la seconda release ufficiale dei Forgotten Tomb, 'Songs To Leave' é un monumento al Suicidio e alla depressione, un freddo viaggio all'interno della Psiche umana alla ricerca dei suoi lati più neri. In questo caso, e non é difficile capirlo, i termini di paragone non sono più quelli adottati sull'analisi di 'Obscura Arcana Mortis', ma adesso direi che i termini di paragone più azzeccati potrebbero essere Katatonia del periodo 'Dance Of December Souls' (1993) e Dolorian. L'opener 'Entombed By Winter' avanza lentamente con ritmi ossessivi e quasi ipnotici per quasi tutti gli undici minuti di durata. 'Solitude Ways' e soprattutto 'No Way Out' denotano invece un certo ancoraggio alle soluzioni del gruppo di Anders Fryden, in arte Blackheim: nel caso della traccia numero 4 siamo di fronte a un quasi-plagio della famosa 'Murder' di Katatoni(c)a memoria, ma tutto sommato le canzoni sono stutturate, suonate e registrate in modo esemplare, e sinceramente al sottoscritto, scopiazzatura o meno, sono risultate parecchio piacevoli all'ascolto. 'Steal My Corpse', la canzone secondo me migliore del lotto, é anche quella che più di ogni altra ricollega il ponte con l'uscita precedente (e quindi con il BM): per tutta la durata della canzone Herr Morbid rimane bilanciato fra le armonie nichilistiche doom dei vecchi Katatonia e il BM depressivo del periodo centrale della produzione di Burzum. 'Songs To Leave' rappresenta secondo me l'operato più alto dei Forgotten Tomb, quello più raffinato, evocativo e veramente setremo, dove Dolore, Sofferenza e voglia di Morte passano da sentimenti negativi a forme d'Arte attraverso gli occhi e le orecchie di Herr Morbid.

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