PECCATUM: THE MORIBUND PEOPLE

Per lungo tempo i Peccatum sono stati una band coccolata dalla critica e poco compresa dal pubblico: la creatura di Ihsahn (ex leader degli Emperor) e della sua compagna Ihriel ha rappresentato un faro del panorama avantgarde-black noervegese con dischi come "Strangling From Within" e "Amor Fati", ma solo con l'ultimo "Lost In A Reverie" è riuscita a trovare il perfetto equilibrio tra sperimentazione e accessibilità musicale. Proprio sull'onda del successo di tale opera la The End Records ha immesso sul mercato questo ep a tre tracce, ripetendo l'operazione già compiuta per un altro suo gruppo di punta: gli Age Of Silence. I pezzi ivi contenuti sono una cover dei Bathory e due brani avanzati dalle sessions di "Lost In A Reverie". Per quanto riguarda gli inediti della band abbiamo una bellissima "The Moribund People", che animata dal duetto tra le voci di Ihsahn e Ihriel, appare un incrocio tra le atmosfere apocalittiche di "Strangling From Within" e la sperimentazione progressive-gothic di "Lost In A Reverie", mentre la successiva "A Penny’s Worth of Heart" finisce per essere un esercizio di stile sulla falsariga dei brani di "Lost In A Reverie", carina ma non essenziale. Molto particolare il tributo a Quorton ed ai suoi Bathory con "For All Those Who Died"; dopo una suggestiva intro per piano e voce condotta da Ihriel, irrompe lo screaming di Ihsahn accompagnato da violente chitarre, che riporta il pezzo alla sua indole originaria. Caratterizzato da una buona produzione ed un artwork essenziale, questo "The Moribund People" si presenta come un discreto ep, consigliato a chi vuole avere tutto dei Peccatum, mentre a chi ancora non li conosce il consiglio è di recuperare lo stupendo "Lost In A Reverie".