THY CATAFALQUE: Alföld
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30/09/2023Con un quarto di secolo di attività e undici album i Thy Catafalque avrebbero potuto godere di un seguito ben più nutrito. L'assenza totale di esibizioni dal vivo per venti anni (solo nel 2021 Tamáz Katai, unico membro effettivo della band, si è risolto a fare questo passo) può essere stata penalizzante, oltre alla proposta piuttosto ermetica. In questo caso, a detta dello stesso mastermind, si tratta tuttavia dell'album più diretto concepito durante la loro carriera, semplice (si fa per dire, come vedremo) metal senza eccessivi sperimentalismi. L'album esplora tuttavia praticamente tutto il metalrama concepito e concepibile e ci si può trovare durante l'ascolto a pensare a Morbid Angel cosi come a Peter Tägtgren, i connazionali Sear Bliss, Annihilator, Theatre Of Tragedy fino a Morgul e ...and Oceans laddove l'album si fa più avanguardistico. Pur nell'intento di creare un lavoro più immediato, non mancano del tutto elementi spiazzanti per il genere come fiati, cantato cerimoniale ed elementi folk magiari. La fruizione non è un affare propriamente immediato, ma col passare degli ascolti si ha la netta sensazione di apprezzare sempre di più. Trattasi di un'opera ostica nonostante le intenzioni dell'autore, ma longeva e foriera di soddisfazioni.
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