PARADISE LOST: DRACONIAN TIMES
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28/06/2004Con questo 'Draconian Times' altrimenti detto 'Icon part II' (non è vero, ma il paragone calza a pennello) i Paradise Lost arrivarono ad un bivio molto ben definito. Con il precedente lavoro, molti dei fans della prima ora avevano cominciato a storcere il naso davanti a tali composizioni, così cariche di melodie tristi, ma povere di aggressività, come era invece nei primissimi anni '90. Con 'Draconian Times' questo problema non si pose più: quei fans disorientati se ne andarono di corsa, dopo aver ascoltato solamente "Enchantment", la canzone che apre l'album. Qui ci troviamo di fronte al GOTHIC METAL maturo e puro: non ci sono termini di paragone migliori, chi vuole ascoltare il vero GM deve passare per forza di cose da 'Draconian Times'. Oscure atmosfere tristi e trasognanti, lacrime e disperazione a volontà, sono questi gli ingredienti, assieme a tantissima melodia e atmosfere azzeccatissime, che costituiscono l'ossatura delle dodici canzoni, che seppur non presentando nulla di nuovo rispetto a ciò che avevamo potuto ascoltare su 'Icon', ne sono la sua naturale continuazione ed evoluzione, sempre secondo i canoni stilistici/musicali dei Paradise Lost. C'è da dire che in quel periodo anche gli altri compagni di viaggio originari del gruppo di Mackintosh, ossia Anathema e My Dying Bride, erano (chi più chi meno) quasi interamente nel campo del Gothic Metal con risultati alterni. Sinceramente questo è stato per me un album dall'ascolto molto difficile e a tutt'oggi è uno di quelli che mi piace di meno, preferendo di gran lunga 'Icon', se non altro per la qualità maggiore dei singoli pezzi, dato che qui invece, mancano le canzoni di qualità, anche se in generale la validità dell'album stesso è più alta. Un MUST per chi si professa ascoltatore di Gothic metal, e un ascolto interessante per tutti coloro che vivono di HM melodico.
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