PALLBEARER: Heartless
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11/04/2017Viene spontaneo pensare che il passaggio di una band da un label indipendente (Profound Lore nel caso di specie) ad una major (Nuclear Blast) può comportare l’ammorbidimento dei suoni ed un avvicinamento alla logica commerciale che qualsiasi grossa etichetta suole utilizzare per incrementare le vendite ed i click di visualizzazione. Ascoltando l’ultimo lavoro dei Pallbearer l’idea si è immediatamente fatta largo, così come viene spontaneo pensare a ‘Bark At The Moon’ di Ozzy Osborne (disco smaccatamente commerciale dopo i trascorsi del singer nei Black Sabbath) nelle tracce "A Plea For Understanding" e "Lie Of Survival". 'Heartless' stride con i suoni esplosivi, ribassati e grondanti sofferenza di ‘Foundations Of Burden’ (prova precedente dei Texani); nel nuovo lavoro risaltano sonorità lente, melense, melliflue ed a tratti lagnose vertenti su atmosfere troppo morbide ed un hook accentuato verso soluzioni accattivanti, ma prive di forza e di mordente; perfino i suoni sono tendenti all'easy listening. Manca la pesantezza, risulta ridondante in diversi brani pur essendoci un paio di perle quali "Thorns" e "A Plea For Understanding", ma dopo un capolavoro come 'Foundations...' viene difficile accontentarsi. Almeno questa è la prima impressione che il disco ha suscitato. Gli ascolti successivi rivelano un anima sfaccettata difficile da comprendere perchè le parti rocciose ci sono, solo che sono ammantate da molte altre più morbide che si barcamenano tra il doom meno pesante e l'heavy metal; ne consegue che più lo si ascolta, più non si riesce ad avere un giudizio definitivo proprio per il suo indeciso incedere tra il morbido/commercialoide, la multiforme psych settantiana e le sfuriate doom dei lavori precedenti della rappresentativa "Dancing In Madness". In sostanza, non prende mai una direzione chiara pur creando brani di sicura presa.
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