PAGAN'S MIND: GOD'S EQUATION
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23/10/2007Quarto disco per i norvegesi Pagan's Mind (PM), autori di una miscela esplosiva di Prog e Power con inserti elettronici e altamente destabilizzanti: a mio avviso il combo, nel precedente 'Enigmatic: Calling', aveva pericolosamente imboccato la china discendente, non essendo riuscito a inserire nuovi elementi nel proprio sound. Quello che non cambia ( e per fortuna, dico io!) nel combo nordico è l'amore, e la predilezione, per i temi fantascientifici che mischiano dei (veri o falsi che siano), alieni, mitologia egizia. Il tutto condito da un bello Stargate sullo sfondo, che non guasta mai. Questo nuovo 'God's Equation' ci consegna una band in movimento, probabilmente pronta a raccogliere la sfida delrinnovamento del sound. I passi in avanti rispetto al precedente platter ci sono stati, anche se non radicali: la melodia ha sempre la precedenza, ma ora il combo insiste di meno sull'accoppiata sezione ritmica potente/aperture melodiche. Il risultato è di avere tracce meno prevedibili, come la terremotante "Atomic Firelight", dal possente piglio thrash/death, come "Alien Kamikaze" (che sembra uscita da un disco dei Murderdolls) o come la title track che ricorda molto la versione tecnologica dei Symphony X di 'Odissey'. Da rimarcare anche l'ottima cover di "Hello Spaceboy" (David Bowie), in cui l'ugola del cantante gioca a essere il più somigliante possibile all'inconfondibile timbrica del Duca Bianco. Invece la palma di miglior composizione del lotto va, a mio avviso, alla spettacolare "Evolution Exceed", canzone in cui tutte le anime dei PM si fondono per dare alla luce un refrain che difficilmente uscirà dalle vostre teste in breve tempo. La chiusura in grande stile del platter è affidata alla magniloquente "Osiris' Triumphant Return" in cui assistiamo, con non poco terrore, al ritorno di uno degli dei egizi più potenti. Musicalmente anche qui siamo di fronte ad una sorta di manifesto musicale della band, che fa da ponte fra lo stile presente dei PM e quello che potrebbe essere l'evoluzione futura. La produzione è stellare, in grado di far risaltare al meglio la proposta dei ragazzi. Grande menzione per la cover che, a mio avviso, si candida ad essere la migliore del 2007: da questo punto di vista la band è andata sempre migliorando anno per anno, proponendoci comunque un impatto visivo notevole. In definitiva un album che ci dimostra, senza ombra di dubbio, che i PM non si sono adagiati sugli allori ma che hanno ancora molto da dire (soprattutto se terranno questo standard qualitativo): se siete fans correte a comprarlo, ne sarete subito conquistati; se invece non li conoscete 'God's Equation' (insieme al secondo platter 'Celestial Entrance') è un buon modo per entrare nell'universo alieno dei PM.
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