PAIN: YOU ONLY LIVE TWICE
data
08/07/2011Si appensantisce il sound dei Pain con questo 'You Only Live Twice'. Non tralasciando nulla dello stile cui Tatgren ci ha abituato con questa sua creatura, il nuovo album figura più pesante, più industrial e meno immediato. L'elettronica, gli effetti, i filtri vocali sono comunque alla base di un disco che rilancia la band dopo una fase di stanca compositiva che, al di là di qualche singolo abbagliante, non aveva convinto del tutto con le ultime due uscite. Ora i brani hanno ritrovato la cattiveria e la freschezza che dovrebbero avere, e se già in studio riescono a terremotarti le giunture articolari, in sede live diventeranno veri e propri spaccaossa. Un lavoro anche immobile sul piano strutturale se la vogliamo dire tutta, ma che non stanca dopo diversi ascolti. Anche perchè "The Great Pretender" rischi di sparartela ripetutamente grazie al suo fascinoso ritornello, così come la successiva ed epica title-track dove la ritmica rallenta, mentre le tastiere tracciano un respiro curiosamente western di matrice morriconiana. Diversi spunti interessanti, quindi, anche se un paio di brani della caratura di quelli appena citati avrebbero inciso definitavemente sulla qualità complessiva dell'album. Qualche filler, la furiosa e moderna "Monster", death/thrash song con contraerea annessa, e la cover di "Leave Me Alone" dei Sonic Syndicate - buona, ma che non aggiunge molto alla versione originale - completano il quadro del menzionabile di un lavoro degno della fama che i Pain sono riusciti a guadagnarsi dopo sette dischi sul groppone. Come al solito produzione stellare.
Commenti