LILLIAN AXE: WATER RISING
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24/08/2007Nel calderone dei tanti come-back della scena hard-rock passata ecco spuntare anche la sagoma dei rockers americani Lillian Axe, tornati a farsi vivi dopo circa otto anni di silenzio dal punto di vista studio, un lasso di tempo interrotto unicamente nel 2002 grazie al rilascio sul mercato di un inatteso quanto riuscito live album. Il nuovo capitolo in studio ivi discusso, intitolato "Water Falling", vede la band di Stevie Blaze (unico superstite della formazione originaria) e soci presentarsi sulle scene con una veste sonora del tutto nuova, la quale abbandona in buona parte le classiche sonorità hard-rock degli anni d'oro per assimilare elementi a metà tra caratteristiche moderne e reminescenze alternative, le quali sembrano far emergere di tanto in tanto alcune similitudini con quanto già intravisto nel sound di acts quali Alice In Chains e simili. Per quanto non abbia mai apprezzato granché i nomi appena citati non posso esimermi dal giudicare in maniera positiva questo nuovo corso dei Lillian Axe, i quali dimostrano di saper ancora miscelare a dovere le emozioni divise tra docili ballads e brani maggiormente sostenuti, il tutto ovviamente qui confezionato da un lavoro di produzione che si muove in chiara sintonia con il sound dei giorni nostri. Anche questa scelta, ovviamente, finirà per scontentare i fans di vecchia data e gli intransigenti aficionados del loro storico sound, i quali sicuramente troveranno poco digeribile il nuovo corso stilistico del gruppo d'oltreoceano, comunque in grado di dare alle stampe un cd magari non eccezionale ma più che accettabile. "Water Rising" è quindi un album che merita almeno un ascolto da tutti i possibili acquirenti del caso, i quali non devono farsi trarre in inganno da un monicker ancorato alla storia di certe sonorità hard-rock ma che, in questo frangente, dovranno saper scovare nelle nuove vesti della band un futuro magari meno tetro del previsto. Certo anche il sottoscritto avrebbe voluto sentire ancora una volta la grande attitudine messa in campo dai Lillian Axe a cavallo tra anni ottanta e novanta, ma ciò non toglie che questo ottavo capitolo discografico sia in possesso di alcuni elementi degni di apprezzamento.
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