VELIU NAMAI : Alkai
data
26/07/2023Musica elettronica e folk possono sembrare per natura due entità inconciliabili. La prima sintetica, la seconda carica di passione rituale; talvolta però la natura umana e l’espressività riescono ad unire elementi che paiono non condivisibili in un tutt’uno di intenti. In passato, realtà metal pagan folk, come gli Ulver, si sono spostati all’elettronica, ma senza però unire i due toni sotto un unico tetto. I lituani Veliu Namai mettono gli ipnotici beat dell’electro al servizio del più cupo e rituale folk, creando una creatura di rara bellezza, in cui pare di prendere per mano tradizioni con sintetici tessuti intrecciati elettronicamente. 'Alkai' così sposa Sigur Ros con Warsruna e Kraftwerk. Oppiacei e poi malinconici, i pezzi si susseguono creando qualcosa di oggettivamente inaspettato, ma non per questo meno intenso o romantico negli intenti. Acustici arpeggi dettati da tradizionali strumenti si incastonano in un contesto che ha il sapore sciamanico e poi, d’improvviso, diventano nenia in cui immagini si materializzano, come in un sogno ad occhi aperti. Full-lenght di impatto emotivo che mostra perizia tecnica e fantasia, facendo combaciare lembi di espressività con naturalezza, senza forzature. Consigliamo allora l’ascolto di Alkai, disco che sprigiona spiritualità in ogni nota, esperienza metafisica a metà tra pagani tratti e mondi inesplorati dello spazio siderale. Vera opera d’arte.
Commenti