LEGION OF THE DAMNED: FEEL THE BLADE
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10/02/2008Arrivano direttamente dall'Olanda, terra di tulipani, cannabis e prostituzione legale ma anche di alcune delle più interessanti band estreme del panorama internazionale (Gorefest, Sinister, Pestilence, Asphyx, per dirne alcuna) e si ripresentano, a distanza di un solo anno, col nuovo album 'Feel The Blade'. Quello che propongono i Legion Of The Damned è un Death metal pieno di elementi thrash e un certo retrogusto Black (il cantante, tra l'altro, in passato ha avuto dei progetti Black Metal). Che dire, questi qui non brillano certamente per originalità, e ad essere sinceri non sono nemmeno così coinvolgenti. Mi spiego: il genere che suonano gli olandesi ha finito di essere una novità da diversi anni, e anche la maniera in cui si pongono non è certamente quella di innovare e dire qualcosa di nuovo. E allora, si potrebbe dire, "ok, non dicono nulla di nuovo ma spaccano lo stesso". Purtroppo non è così. Le tracce che compongono l'album si lasciano ascoltare, certo, ma assolutamente non riescono a restare fisse nella memoria nè tantomeno a entusiasmare più di tanto. Tecnicamente parlando la band sa il fatto suo (tra l'altro, parliamo di gente che suona anche nei Disgorge e negli Inhume) e riff, solistica e ritmiche sono ben costruiti, ma che proprio sono privi di quel mordente, di quella attitudine a far scapocciare la gente, di farsi apprezzare, insomma. Che dire, sinceramente consiglierei questo disco soltanto ai cultori del genere. P.S. Tra le bonus track c'è un'interessante cover dei Pestilence, nella quale è ospitato alla voce, l'ex componente Martin van Drunen.
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