LEAVES' EYES: MEREDEAD
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27/05/2011Dopo quasi un anno e mezzo dall'ottimo 'Njord', è un piacere poter ascoltare un nuovo disco dei Leaves' Eyes, band che ormai per la sottoscritta è diventata un sinonimo di garanzia all'interno del variegato panorama gothic. Capaci sin dall'esordio di regalarci pezzi coinvolgenti e di alta qualità, in 'Meredead' la band muove i primi passi in una direzione nuova che inizialmente avevo accettato con un po' di riserve, ma dopo qualche ascolti ecco rilevare tutto il suo potenziale. In questo lavoro Liv Kristine celebra la sua terra natale, la Norvegia, offrendo un concept album sulle sirene e in generale una visione ampia della tradizione e cultura popolare che si riflette non solo nelle melodie, ma anche nei testi (alcuni brani sono pezzi popolari). Il sound sembra allontanarsi un po' dagli stilemi del gothic per abbracciarne uno più vicino al folk, e soprattutto al symphonic nella lunghezza dei brani e nella ricercatezza degli arrangiamenti, ma sono stati capaci di mantenere il coinvolgimento, la bellezza e l'intensità che li caratterizza. Qui i riff sono stati messi in secondo piano per dare spazio alle melodie e risaltare così le tematiche, tanto che gli stessi duetti tra la singer e il marito Alexander sono stati ridotti a due brani. Eccellente come sempre la perfomance di Liv che non cala mai d'intensità e bravura di brano in brano: ed a proposito delle canzoni, una più bella dell'altra, particolarmente interessanti si rivelano il duo formato dall'opener "Spirit's Masquerade" – "Étaín", e la cover del brano di Mike Oldfield "To France". Non c'è bisogno che aggiunga altro.
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